Sotto il segno della leggerezza

Sotto il segno della leggerezza

Un pensiero in occasione della giornata mondiale del libro. Un pensiero per il libro e per la scrittura.

Il libro nasce quando la scrittura si libera dalla pesantezza della pietra e dell’argilla e sperimenta il gusto di librarsi nella leggerezza. I primi fogli vengono costruiti artificialmente con la lavorazione del papiro poi con una speciale preparazione delle pelli di animali, infine con la fabbricazione della carta.

Il libro dunque nasce in virtù della conquistata agilità, quella leggerezza che ha permesso ai testi di diventare libri viaggianti e di spostarsi oltre le coordinate spaziali e temporali.

Dal papiro all’e-book il libro si diffonde sotto il segno della leggerezza. La vita del libro di papiro arrotolato si è protratta per circa quattro millenni, dagli antichi Egizi fino all’età tardo-antica. Quella del codice in pergamena ha attraversato tutto il Medioevo, quindi più di mille anni; il libro a stampa antico, cioè quello fatto a mano sotto un torchio in legno, è sopravvissuto poco meno di quattro secoli, da Gutenberg alla prima metà del secolo XIX. Il libro industriale di epoca contemporanea è sul mercato da  duecento anni. L’ultimo Novecento ha prodotto una quantità enorme di libri e ne ha permesso la diffusione; ad accelerare il processo è stata l’imposizione delle tecnologie digitali in tutti i mezzi di comunicazione, è nata dunque, la nuova era del libro elettronico. Volatilità della scrittura digitale.

Questi passaggi, di epoca in epoca, non fanno che testimoniarci la sempre maggiore leggerezza del libro che lascia dietro di sè scritture epigrafiche incise nel marmo e nella pietra. Archeologie fascinose quanto superate.

Nel 1831 Victor Hugo scriveva “grazie ai libri il pensiero si trasforma in uno stormo di uccelli, si disperde ai quattro venti e occupa, al tempo stesso, tutti i punti dell’aria e dello spazio” (Victor Hugo Notre Dame de Paris, libro V, 2).

La vita del libro industriale è stata più breve di quella del libro artigianale di Gutenberg e da pochi decenni fa sono state introdotte più celeri procedure di stampa come l’offset e la fotocomposizione. La scrittura diventa, attraverso i nuovi formati, sempre più volatile.

Raggiunge la leggerezza della parola orale, per definizione e natura capace di librarsi fino a sparire, mantenendo il suo potere più forte, la sua natura invincibile, inviolabile. L’eternità.